Siglato accordo per il PNC
27 Giugno 2009Verbale Ministero
3 Luglio 2009CHIARIMENTI IPSEMA SU MATERNITA’ PER PN IN CIGS
A seguito di nostre reiterate sollecitazioni sulla delicata tematica riguardante il trattamento della maternità per le colleghe assistenti di volo in CIGS, IPSEMA ci ha inviato un documento chiarificatorio al riguardo.
Tra i punti più rilevanti sottolineiamo:
- Il trattamento di maternità a carico dell’IPSEMA è da considerarsi coincidente con il periodo minimo di congedo obbligatorio (5 mesi). In questo periodo alla dipendente verrà sospeso il trattamento di integrazione salariale che sarà sostituito dall’indennità di maternità a carico di IPEMA. Alla fine del periodo il dipendente ritornerà a percepire il trattamento di integrazione salariale;
- Le colleghe che hanno percepito retribuzioni IPSEMA non dovute in base ai nuovi parametri di riferimento, si vedranno richiedere le suddette indennità erogate, a favore del ripristino, su quei periodi, dell’integrazione salariale. A tale scopo in due enti (IPSEMA e azienda con trattamento Cigs attivo) sono attualmente in contatto per ridurre le tempistiche e attenuare i disagi economici conseguenti;
- E’ obbligo del dipendente in Cigs, all’accertamento della gravidanza, comunicare al datore di lavoro lo stato di gravidanza, consegnando il prima possibile il certificato medico indicante la data presunta del parto;
E’ altresì obbligo del dipendente trasmettere al datore di lavoro il certificato di nascita del figlio;
- In merito alla retribuzione in maternità (corrisposta da IPSEMA nei 5 mesi), la stessa sarà determinata prendendo a riferimento l’ultima busta paga in cui la stessa dipendente aveva svolto attività lavorativa.
Relativamente al problema del minimale retributivo previsto in caso di gravidanza, IPSEMA conferma che, qualora la retribuzione che dovrà essere corrisposta coincida con il minimale stesso, la retribuzione verrà corrisposta nell’ordine dell’80% del predetto minimale.
Su questo ultimo punto avevamo già espresso all’Ente la nostra perplessità circa la riduzione del minimale del 20%, applicando la stessa riduzione prevista per una normale integrazione salariale.
Continueremo pertanto a sollecitare gli enti di riferimento ad applicare, sul minimale, criteri di equità e opportunità retributiva.
Per una maggiore informazione nel dettaglio alleghiamo il documento IPSEMA sulle tematiche esposte.
Roma, 24 giugno 2009
FIT CISL
ANPAV