Disinformare è, per certi versi, “un’arte”: rimane una caratteristica squalificante per coloro che, in assenza di interlocuzione con le imprese, vaneggiano misticamente e fanno propaganda scomposta pur di vedersi riconosciuto un briciolo di visibilità.
Nel difficile contesto del Trasporto Aereo italiano, in Vueling è stato recentemente siglato un importante accordo su incrementi retributivi e assunzioni.
Prima di finalizzare i lavori di stipula del Contratto di Lavoro, ANPAV ha sottoscritto con la Società un primo accordo sindacale che, da una parte contribuisce al rafforzamento ed al posizionamento del Vettore sul mercato italiano, dall’altra inizia ad intercettare le legittime istanze ed aspettative degli Assistenti di Volo, partendo da quelle considerate ‘non rinviabili’.
Tale accordo ha portato 40 assunzioni a tempo indeterminato ed un aumento della parte economica quantificabile in un 20% medio sulle retribuzioni a partire dallo scorso 1 giugno (effetti già visibili in busta paga).
VUELING sta onorando gli accordi sottoscritti che prevedono, fra l’altro:
Il confronto con l’Azienda viene avanti costruttivamente (la ripresa degli incorni fra ANPAV e VUELING è prevista i primi di settembre), è stato impostato nella logica del pieno rispetto delle normative nazionali in materia di tassazione e contribuzione, e continuerà ad ottenimento degli obbiettivi posti, al fine di allineare le regole contrattuali ai riferimenti ritenuti congrui.
Purtroppo ci troviamo costretti a smentire presunte violazioni denunciate da chi, evidentemente, non si è nemmeno preso la briga di leggere gli accordi vigenti.
Il massimo impegno ci risulta sia diffuso a denigrare incessantemente, senza peraltro poter fornire argomentazioni di merito (se non hanno nemmeno letto gli accordi…!), il lavoro richiesto dagli ‘Assistenti di Volo di Vueling’ ad ANPAV, ovvero all’unica sigla che ha relazioni sindacali con la Società e che ha come obbiettivo il consolidamento di Vueling in Italia ed il miglioramento, già in atto, delle condizioni di lavoro.
La logica del ‘tanto peggio tanto meglio’, finalizzata a qualche minuto di risalto mediatico e nulla più, potrebbe generare effetti poi difficilmente gestibili: se è giusto valutare gli esiti della trattativa ed in caso di insoddisfazione mettere in atto le azioni che la legge consente, agitarsi coi ‘soliti mezzucci’ che partono dall’avvelenamento del clima lavorativo sono una precisa responsabilità con cui ci auguriamo non bisognerà fare i conti.
Perché in tal caso avremo perso tutti, per specifica colpa di qualcuno.
Roma, 3 agosto 2017
ANPAV