Dopo le tante denunce fatte da ANPAV (Governo, Regioni, Ispettorati del Lavoro, Guardia di Finanza) in merito all’intollerabile condizione di talune compagnie aeree che sfruttano le diverse legislazioni e costi dei paesi europei per fare dumping sociale e contrattuale, abbiamo richiesto ed ottenuto l’intervento del Parlamento Europeo.
Le società (Ryanair, per citarne una) che operano con contratti, regole e pagano tasse, contributi nei paesi dove hanno la sede legale hanno le ore contate: sosterremmo l’emissione di una Legge Europea chiara che favorisca sì la competizione, ma con regole e che premi la migliore capacità industriale e gestionale e non lo sfruttamento del lavoro.
Di seguito un primo dispaccio di Stampa che fornisce ulteriori informazioni sullo "stato dell’arte": forniremo quanto prima ulteriori informazioni, ribadendo il nostro massimo impegno in direzione di quella tanto sbandierata "equità" troppo volte citata ma poco perseguita.
ROMA, 20 arile 2012
ANPAV
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Bruxelles, 18 apr. (TMNews) – Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo una nuova proposta di regolamento che obbligherà le compagnie aeree ‘ low cost’ ad applicare al proprio personale di bordo la legislazione sociale dello Stato membro in cui hanno la loro ‘ sede di servizio’ e non del paese in cui hanno la loro sede legale. Nel caso specifico di Ryanair, ad esempio, che è basata legalmente a Dublino ma ha la propria ‘ base di servizio’ in Belgio, hostess, steward e piloti (che cominciano e terminano i loro turni di lavoro nell’ aeroporto di Charleroi, 55 km a sud di Bruxelles) dovranno essere integrati nel sistema di protezione sociale belga, e non più in quello irlandese, che offre tutele minori e meno costose, oltre che più complicate da applicare (per esempio per quanto riguarda i rimborsi di visite mediche, ospitalizzazione e medicine).
La Plenaria dell’ Europarlamento ha approvato le nuove norme con una maggioranza schiacciante di 540 voti a favore contro 19 e
30 astenuti.
Le nuove norme, che riguardano più in generale la categoria dei ‘ lavoratori transfrontalieri’, emendano due regolamenti Ue già esistenti (CE 883/2004 e CE 987/2009), sono state già approvate il primo dicembre scorso dal Consiglio Ue.
E’ stato proprio il Consiglio a modificare la proposta più ‘ debole’ presentata dalla Commissione europea, inserendo l’ obbligo per le compagnie ‘ low cost’ di applicare al personale di bordo la legislazione del paese che ospita la ‘ base di servizio’ (definita come il luogo dove i piloti e i membri d’ equipaggio "solitamente iniziano e concludono un periodo di servizio" e "nel quale l’ operatore non è responsabile della fornitura dell’ alloggio al membro d’ equipaggio interessato").