Nella giornata di ieri si è svolto a Palazzo Marini, sede della Camera dei Deputati, un convegno sul tema “territorio e hubs aeroportuali italiani”.

L’ANPAV, ha risposto all’invito partecipando allo stesso nella veste di auditore.

Stante la crisi di governo, buona parte degli ospiti non è potuta intervenire, sostituita per altro da altrettante personalità politiche e tecniche del trasporto aereo.

In buona sostanza gli interventi politici hanno coinvolto sia la maggioranza che l’opposizione, dando l’impressione di una volontà di non decidere.

Inevitabilmente, vista la gravità della situazione di Alitalia, la discussione si è incanalata su tale argomento, riconfermando il tradizionale scarica barile, sport nazionale fondato sull’elusione di responsabilità, alla ricerca di effimero consenso su teorie, che ben lungi da prendere una posizione chiara, non possono portare che al fallimento di ogni progetto.

Apprezzabili viceversa sono stati gli interventi tecnici di ENAV, di Assoaereo e sopratutto del Centro Studi Demetra, unico interlocutore capace di indicare una possibile soluzione al complesso problema del Trasporto Aereo nel nostro Paese, ma anche alla vicenda Alitalia.

ENAC, soggetto cardine del Convegno, non ha ritenuto di intervenire con i suoi vertici, se non facendosi carico di moderare il dibattito.

L’impressione dell’evento è stata piuttosto negativa, certamente poco costruttiva, certamente non tale da schiarire l’orizzonte ad eventuali risoluzioni delle crisi, sia di Alitalia, sia del Trasporto Aereo nel suo complesso, nel nostro Paese.

Tutto ciò a fronte di dati che parlano di incrementi di traffico del 8.7% per cento nell’ultimo anno, del 67% negli ultimi dieci anni, e di un previsto raddoppio entro il 2020.

Roma, lì 31 gennaio ‘08

ANPAV