Mentre prosegue il confronto con la CAI sulla definizione dei criteri di accesso nella nuova azienda e la stipula del nuovo contratto, mancano  ancora, ad oggi, le definizioni delle misure di garanzia dei lavoratori in esubero.

L’accordo quadro firmato da tutti a Palazzo Chigi contiene solo delle misure quadro, appunto, in merito alle disposizioni relative agli ammortizzatori sociali.

A fronte di un alto numero di esuberi, nella categoria degli assistenti di volo,  mancano ad oggi quelle certezze normative che permetterebbero di gestire in modo non traumatico le eccedenze produttive individuate.

E ciò nonostante il governo avesse formalmente dato assicurazioni in merito.

Stiamo sollecitando un incontro con il Ministero del Lavoro al fine di ricevere risposte concrete sul futuro di questi lavoratori, e il dettaglio dei meccanismi che si vogliono applicare.

Si tratta delle misure relative al percorso di accompagno alla pensione, ancora oggi indefiniti e nebulosi,  che pongono migliaia di lavoratori in una condizione di pesante ed intollerabile incertezza.

E’ auspicabile, a questo punto, che la definizione di accordi  con la CAI possa quanto meno procedere con  contestualità rispetto a  quello con il Ministero del Lavoro sulla definizione delle garanzie di applicazione e le modalità degli ammortizzatori sociali.

Riteniamo che tutte le Organizzazioni sindacali  siano sensibili all’esigenza di risposte certe su questa tematica, risposte che devono arrivare in tempi brevi, per consentire la conclusione di una vicenda che si protrae tra mille incertezze.

E’ sicuramente esigenza di tutte le organizzazioni sindacali determinare un disegno complessivo che possa portare all’avvio della nuova azienda, con relativi contratti e criteri di ammissione, e allo stesso tempo permettere di dare applicazione al principio cardine degli accordi di Palazzo Chigi, che è quello di dare garanzie adeguate a tutti i lavoratori che non accederanno nella futura Alitalia.